mercoledì 3 settembre 2014

Vitiligine, trattamento di 12 casi con tacrolimus topico

tacrolimus tópico : La estructura molecular en 3D de tacrolimus, un inmunosupresor. Foto de archivoLa vitiligine è una macchie comuni, caratterizzata da macule acromicas che riflette l'assenza di melanociti. La causa di questa distruzione selettiva sembra obbedire a un fenomeno autoimmune. Tacrolimus è un immunomodulatore prodotto da Streptomyces tsukubaensis, il cui uso di topici approvato per dermatite atopica e che è stato testato in altre dermatosi dove coinvolti fenomeni immunologici. Materiale e metodi. Durante il periodo dal 1° settembre 2003 al 30 aprile 2004 è stato uno studio aperto di 12 casi di vitiligine trattati con tacrolimus topico 0,1% due volte al giorno. Il grado di ripigmentazione sono stati analizzati attraverso la fotografia digitale presso la visita iniziale, a 3 e 6 mesi, considerando che la risposta di ogni caso, così come la risposta di zone trattate. Possibili effetti avversi sono stati raccolti anche durante il periodo di trattamento. Risultati. 50% dei pazienti ha presentati con ripigmentazione buon miglioramento (50-75%) o eccellente (> 75%) a 6 mesi. Tutti i pazienti con coinvolgimento facciale ottenuto repigmenting oltre il 50% in questa posizione. La ripigmentazione è acquisito in un omogeneo e centripeto, senza perifollicular isolotti in nessuno dei casi. La ripigmentazione avviato prima di 3 mesi di trattamento su 10 pazienti e dopo 3 mesi, nei restanti due. Ci ha mostrato effetti avversi ad eccezione di prurito nella zona della palpebra durante la prima settimana di trattamento in 2 pazienti. Conclusione. Crediamo che il tacrolimus 0.1% applicato localmente per un periodo minimo di 6 mesi può essere una valida alternativa nel trattamento della vitiligine nella zona del viso, soprattutto le palpebre, dove altre modalità terapeutiche sono obsolete a causa di possibili effetti collaterali.

Tacrolimus è un immunomodulatore cui uso di topici è stato approvato in Europa, Stati Uniti e Giappone per il trattamento della dermatite atopica. All'interno della cellula T agisce legandosi alla proteina FKBP, inibendo l'attività della fosfatasi calcineurina e impedendo la sintesi di citochine e l'attivazione dei linfociti. A causa di questo effetto di un immunomodulatore tacrolimus topico è stato testato nelle dermatosi che coinvolge fenomeni immunologici come il Lichen Planus della mucosa orale, viso psoriasi, dermatite seborroica, lupus eritematoso, dermatomiosite, Lichen Sclerosus anogenital e vitiligine, con risultati variabili.


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